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Motociclisti fino al… midollo: il tour per sensibilizzare alla donazione fa tappa in Sicilia

midollo osseo

 

Il trapianto di midollo osseo può salvare la vita di tante persone colpite da leucemia, linfoma, neuroblastoma, mieloma multiplo ed altre gravi malattie oncoematologiche, purtroppo però i donatori sono un numero molto esiguo in Italia e soprattutto in Sicilia.

Ciò spesso è causato dalla cattiva informazione che circola sulle tecniche di donazione. Il midollo osseo è il materiale morbido e spugnoso che si trova all’interno delle ossa e contiene cellule staminali ematopoietiche, perché da esse si originano le cellule del sangue.

Negli anni passati, il midollo veniva prelevato dalle ossa del bacino tramite un intervento di circa 45 minuti. Oggi il metodo impiegato in 8 casi su 10 è quello del prelievo da sangue periferico. La donazione, in questo caso, prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico.

Tale tipologia di prelievo, chiamata aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto. Si tratta di un prelievo di sangue, non invasivo e assolutamente sicuro.

Proprio per informare e sensibilizzare i cittadini su tali pratiche è stato organizzato l’evento “Bikers…Fino al midollo” ideato dall’Associazione Onlus Vanessa “Un ponte per la vita e la solidarietà” e da Punishers Law Enforcement Motorcycle Club Italy e che ha avuto tra i partner l’Osservatorio Buona sanità.

La campagna di sensibilizzazione, grazie ad un viaggio della solidarietà, ha toccato diverse tappe: Monfalcone -Staranzano, La Spezia, Roma, Milazzo, Augusta, Santa Croce Camerina (RG).

Durante la tappa messinese Insanitas ha incontrato i Punishers, club di motociclisti formato da appartenenti e simpatizzanti delle forze dell’ordine.

«L’associazione Onlus con cui collaboriamo è nata in seguito alla morte di Vanessa, che ha avuto una leucemia fulminante a diciotto anni. Durante la sua malattia ha dimostrato una forza impressionante aiutando diversi malati terminali a superare questi terribili momenti. La sua volontà è stata proprio quella di aprire una Onlus dopo la sua morte, richiesta di cui il padre e la famiglia si sono fatti carico e hanno portato a compimento- spiega Marco Micale, segretario dei Punishers di Messina- Quindi noi abbiamo deciso di organizzare questa campagna solidale, in cui in ogni tappa abbiamo creato delle coreografie con le moto per attirare la gente al gazebo informativo perché si iscrivesse all’Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo) che ci ha supportato. Un momento molto toccante è stato quello di Roma, in cui siamo andati al “Bambin Gesù” a portare i regali ai bambini malati».

Il presidente dei Punishers di Messina, Mario Moretta, ha coinvolto la sezione locale dell’Admo, presente durante la tappa di Milazzo: «Questi eventi sono necessari perché c’è poca informazione sulla donazione di midollo osseo, spesso confuso con il midollo spinale, quindi la gente ha paura di poter restare menomata nel fisico e non si approccia facilmente a questo tipo di donazioni. In realtà non c’è mai stato alcun rischio per i donatori. Io ho avuto una leucemia mieloide acuta e mi avevano detto che avevo poche speranze di riuscire a sopravvivere alla malattia, ma grazie al trapianto di midollo osseo mi sono salvata- racconta la presidente Chiara Stella Vetromile– Purtroppo soltanto una persona su centomila è compatibile con un ammalato di leucemia».

Ed aggiunge: «In Sicilia è difficile trovare un donatore compatibile con una altro siciliano perché abbiamo avuto tante di quelle dominazioni che il nostro sangue è un miscuglio. Nonostante ciò qui non abbiamo tanti donatori iscritti nel registro anche se noi facciamo di tutto per sensibilizzare l’opinione pubblica. Per questo motivo ringraziamo l’Associazione Vanessa Onlus e i Punishers che ci hanno permesso di partecipare a quest’altra manifestazione».

fonte: insanitas

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